La cometa di Halley cambia meta: …

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La cometa di Halley cambia meta: è diretta verso la Terra

La cometa di Halley, una affascinante viaggiatrice dello Spazio, si è allontanata dalla Terra per quasi 40 anni e ora è pronta a tornare verso di noi, con uno spettacolo magnifico. Il 9 dicembre 2023 la celebre cometa ha raggiunto il suo punto più lontano dal Sole, noto come afelio, a una distanza di circa 35 unità astronomiche (UA), corrispondenti a 35 volte la distanza tra il nostro pianeta e la sua stella.
È andata ben oltre l’orbita di Nettuno, dunque, e quasi nel cortile di Plutone, distante mediamente 39 UA. È a metà del suo viaggio di 76 anni attorno al Sole. Negli ultimi 38 anni si è allontanata di milioni di miglia ogni giorno, ma trascorrerà i prossimi 38 anni avvicinandosi.
L’ultima volta che la cometa di Halley è stata più vicina al Sole, il suo perielio, era il 9 febbraio 1986. Si trovava a 0,58 UA dalla nostra stella, appena all’interno dell’orbita di Venere. Dal 2003 non è stato più possibile vedere questo stupendo corpo celeste dalla Terra, dato che è diventato troppo piccolo e debole per essere captato dai telescopi.
Che cos’è la cometa di Halley e perché si chiama così
Le comete sono palle di ghiaccio e polvere che orbitano attorno al sole. Questi oggetti celesti sono meglio conosciuti per le loro code, che si formano quando la radiazione solare vaporizza le particelle di ghiaccio nel corpo della cometa, causando la formazione di gas e polvere che si stendono dietro di essa.
L’astronomo inglese Edmond Halley notò la cometa nel 1682 senza sapere esattamente cos’era. Confrontò le sue osservazioni con avvistamenti simili riportati nel 1531 e nel 1607, ipotizzando che tutti e tre gli avvistamenti fossero ricorrenze dello stesso oggetto.
Lo studioso predisse che l’oggetto sarebbe riapparso nel 1758 e così avvenne. Morto nel 1742, non ebbe modo di avere la conferma delle proprie previsioni, anche se la comunità scientifica alla fine battezzò la cometa in suo onore, come da prassi.
Le sue dimensioni sono di circa 15 per 8 chilometri ed è uno degli oggetti più scuri, o meno riflettenti, dell’intero sistema solare, con un albedo dello 0,03: riflette solo il 3% della luce che la colpisce.
Con ogni orbita attorno al Sole, una cometa delle dimensioni di Halley perde fino a 3 metri cubi di materiale dalla superficie del suo nucleo. Tuttavia, nonostante un’età di almeno 16.000 anni, non mostra segni evidenti di invecchiamento nelle sue apparizioni registrate.
Quando è stata vista l’ultima volta la cometa di Halley
La cometa di Halley è stata vista per l’ultima volta nei cieli della Terra nel 1986. Prima delle scoperte di Edmond Halley, si credeva che le comete facessero solo di passaggio attraverso il sistema solare.
Quando passa di nuovo e quando potremo rivederla
Il prossimo punto di massima vicinanza della cometa di Halley al Sole avverrà il 28 luglio 2061. A ridosso di quell Nel frattempo, è possibile vivere la sua scintillante eredità due volte all’anno, durante due sciami meteorici associati ai detriti gelidi lasciati dalla cometa negli ultimi due millenni nei suoi viaggi precedenti attraverso l’orbita terrestre.
La pioggia meteorica delle Eta Acquaridi a maggio e quella delle Orionidi a ottobre si verificano quando vecchi detriti della cometa di Halley attraversano l’atmosfera terrestre, bruciando come stelle cadenti.
Perché la cometa di Halley è così importante
La cometa di Halley è spesso definita la cometa più famosa perché segna la prima volta in cui gli astronomi hanno compreso che le comete potevano essere visitatori ricorrenti nei nostri cieli notturni. Gli astronomi hanno ora collegato le apparizioni della cometa a osservazioni risalenti a oltre 2000 anni fa.
Ha esercitato un’influenza significativa sulla cultura umana attraverso i secoli, diventando una presenza costante nelle arti, nella letteratura e nelle credenze popolari. La sua periodicità ha catturato l’immaginazione di molte civiltà.
Nel celebre Arazzo di Bayeux, risalente al XI secolo, la cometa è raffigurata come un presagio durante la battaglia di Hastings nel 1066. Ciò suggerisce che la sua apparizione potesse essere interpretata come un segno di cambiamenti imminenti. Il suo passaggio è stato nelle varie epoche associato a eventi straordinari o drammatici.
In epoca moderna, la cometa di Halley è diventata un simbolo di connessione tra la scienza e la cultura popolare. Il suo ritorno periodico ha ispirato eventi pubblici, come nel 1910, quando il mondo intero seguì con interesse il suo passaggio. Nel 1986 fu accolta da una flotta di sonde spaziali internazionali.
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