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La NASA scopre un sistema di 7 pianeti alieni: orbitano intorno a una stella che assomiglia al Sole

L’universo non smette mai di stupire e le scoperte nello spazio che ci circonda possono essere infinite, proprio come l’universo: un nuovo studio ha rilevato la presenza di sette pianeti in orbita intorno a una stella simile al Sole. Scopriamo di più.


La missione Kepler, alla ricerca di pianeti simili alla Terra
La missione Kepler è stata una ricerca spaziale condotta dalla NASA per nove lunghi anni, iniziata nel 2009 e terminata nel 2018. L’obiettivo era quello di riuscire a individuare dei pianeti extrasolari, cioè in orbita intorno alle stelle fuori dal nostro sistema solare, con dimensioni simili a quelle della Terra tramite il telescopio spaziale Kepler. Il nome della missione deriva da quello dell’astronomo tedesco Johannes Kepler (1571 – 1630) noto per le leggi formulate sul movimento planetario. La sonda Kepler, durante il lancio nel marzo del 2009, è stata dotata del telescopio per rilevare le diminuzioni periodiche nella luce stellare, le quali avrebbero suggerito la presenza di pianeti in transito. Questa tecnica, detta appunto “metodo dei transiti”, ha permesso di rintracciare un elevato numero di esopianeti in diverse aree della Via Lattea.


I migliaia di pianeti extrasolari individuati hanno dimensioni e distanze differenti dalla stella madre, portando a nuove prospettive sulla diversità planetaria che alberga nell’universo. Nel corso del tempo, la ricerca ha condotto alla scoperta persino pianeti con caratteristiche simili alla Terra e, dunque, potenzialmente abitabili. Ora, dopo la fine della missione nel 2018, le ricerche hanno portato a un bagaglio di preziose informazioni e di ispirazione per ulteriori approfondimenti. Tra le più recenti analisi, è emersa una scoperta eccezionale: l’esistenza di sette pianeti non ancora candidati.
La NASA scopre un sistema di 7 pianeti alieni: si chiamano Kepler-385
Il nome dato al gruppo è Kepler-385 ed è distante circa 4.670 anni luce dalla Terra. Alcuni dei suoi pianeti erano stati confermati durante la missione nel 2014, mentre altri erano rimasti allo stato di candidati. Il nuovo approfondimento sugli esopianeti ha tuttavia accertato i pianeti rimanenti e fornito ulteriori impressionanti dettagli. Si tratta di un sistema di sette pianeti, rivela la Nasa: ognuno di essi è immerso nel calore radiante della propria stella ospite, molto più di tutti i pianeti del nostro sistema solare. Un’altra differenza con i nostri Giove, Marte, Venere e gli altri, è che i Kepler-385 sono tutti più grandi della Terra, ma di dimensioni più piccole rispetto a Nettuno. Si tratta di uno dei pochissimi sistemi planetari che conosciamo a comprendere un numero superiore a sei pianeti confermati. Il catalogo raccolto comprende circa 4.400 pianeti candidati, tra cui oltre 700 sistemi multi-pianeta.
Jack Lissauer, ricercatore all’Ames Research Center della NASA, Silicon Valley, California, e autore principale del documento che presenta il nuovo catalogo, ha dichiarato: “Abbiamo messo insieme l’elenco più accurato dei candidati pianeti Kepler e delle loro proprietà fino a oggi. La missione Kepler della NASA ha scoperto la maggior parte degli esopianeti conosciuti, e questo nuovo catalogo consentirà agli astronomi di saperne di più sulle loro caratteristiche.”
Kepler-385, il sistema di 7 pianeti più grandi della Terra
Il sistema Kepler-385 ruota intorno a una stella molto simile al Sole, più grande del 10% e più calda del 5%. I due pianeti interni, di poco più grandi del nostro globo, probabilmente presentano un aspetto roccioso e un’atmosfera sottile. Gli altri cinque, di dimensioni decisamente più ampie, sono probabilmente avvolti da atmosfere di spessore maggiore. Dopo la missione K2, dal 2013 al 2018, è stato possibile scoprire che esistono più pianeti che stelle, il nuovo lavoro che arricchisce il catalogo con il titolo “Catalogo aggiornato dei candidati al pianeta Kepler: focus sull’accuratezza e sui periodi orbitali”, mostra in modo più dettagliato l’aspetto di questi pianeti, regalandoci una visione più nitida dei mondi che si trovano al di là del nostro sistema solare.
“È passato più di un decennio da quando Kepler ha cessato la raccolta di dati dal suo campo visivo principale” si legge nell’articolo. “Tuttavia, l’elenco dei candidati pianeti Kepler rimane la raccolta più ampia e omogenea di esopianeti conosciuta”. Non ci resta che attendere nuove notizie su questi pianeti: sono davvero simili al nostro e potenzialmente abitabili? Di certo, ne sentiremo ancora parlare.
Di Francesca Argentati
FONTE 

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