Stati Uniti: gli UFO (o UAP) sono una cosa seria

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Stati Uniti: gli UFO (o UAP) sono una cosa seria

Stati Uniti: gli UFO (o UAP) sono una cosa seria

L’esercito statunitense intenzionato a indagare in modo approfondito tutte le segnalazioni legate a oggetti e fenomeni aerei non identificati.
Oltre che costituire spunto e fonte d’ispirazione per innumerevoli romanzi e pellicole sci-fi, gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati (Unidentified Flying Object) sono una cosa seria e come tale intende trattarli l’esercito degli Stati Uniti. La US Navy ha annunciato la definizione di nuove linee guida per la gestione delle segnalazioni relative agli UFO.
La US Navy e gli UFO UAP?
La Marina americana preferisce far riferimento a questi accadimenti come a Unexplained Aerial Phenomena ovvero “fenomeni aerei non spiegati”. Una definizione che forse evoca meno atmosfere fantascientifiche ed entità di natura aliena, ma che meglio rappresenta la posizione ufficiale sul tema. Nel corso degli ultimi anni i militari hanno raccolto diverse segnalazioni (il numero esatto non è stato reso noto) provenienti anche da personale fidato e ben addestrato. Per questo si stanno organizzando al fine indagare gli eventi e stabilirne la natura. Di seguito la dichiarazione istituzionale affidata da un portavoce alla redazione del sito Politico.com.
Ci sono stati diversi report legati a velivoli non autorizzati o non identificati all’interno di zone e spazi aerei militarmente controllati, negli ultimi anni. Per ragioni legate alla sicurezza, la Marina e l’Aviazione americana li prendono in seria considerazione e indagano su ognuno dei casi.
In fase di approntamento un sistema realizzato ad hoc per raccogliere le segnalazioni di avvistamenti, il che lascia intendere come non si tratti di pochi casi isolati.
Come parte di questo impegno, la Marina sta aggiornando e formalizzando il processo attraverso il quale ogni report relativo a un’incursione sospetta può essere messo a conoscenza delle autorità.
Va chiarito come le autorità d’oltreoceano non parlino di attività d’origine extraterrestre, ma dell’esigenza di stabilire la natura di ognuno dei fenomeni riportati anziché etichettarli semplicemente come anomalie, anche e soprattutto per ragioni legate alla sicurezza nazionale. Cambierà l’approccio, come ben spiegato da Chris Mellon, ex ufficiale del Pentagono ed ex membro del Senate Intelligence Committee.
Ad oggi le segnalazioni riguardanti UFO e UAP sono trattate come anomalie da ignorare anziché da indagare. Disponiamo di sistemi che le escludono a priori e le cestinano. In molti casi il personale militare non sa che fare di queste informazioni, siano relative a satelliti oppure a radar che osservano qualcosa muoversi a velocità Mach 3. Vengono eliminate poiché non connesse a un velivolo tradizionale o a un armamento.
La possibilità di trovare vita aliena nell’universo è in ogni caso tutt’altro che esclusa. Nei mesi scorsi abbiamo scritto su queste pagine dell’iniziativa messa in campo dal Massachusetts Institute of Technology per la realizzazione di un laser in grado di viaggiare fino a 20.000 anni luce di distanza, così da fungere da guida per condurre intelligenze extraterrestri sul nostro pianeta. Un progetto decisamente avanguardistico, il cui reale obiettivo, ancor prima che trovare ET, è quello di contribuire all’ampliamento degli orizzonti della comunità scientifica prima e della collettività poi, stimolando così l’interesse per la conoscenza dello spazio profondo che di recente ha consentito tra le altre cose di osservare per la prima volta nella storia l’immagine reale di un buco nero.
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