Nuova scoperta sul Sacro Graal: …

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Nuova scoperta sul Sacro Graal: le ipotesi di uno studioso reggino

L’affascinante ipotesi sul Sacro Graal viene formulata da Antonio Stiriti, medico reggino appassionato di storia ed esoterismo
La discendenza del Sacro Graal raffigurata in un affresco del Battistero di Parma? L’affascinante ipotesi viene formulata da Antonio Stiriti, medico reggino ma soprattutto appassionato di storia ed esoterismo.
Stiriti, dunque, sostiene di avere fatto una scoperta relativa a un affresco trecentesco, osservato durante una visita alla città di Parma, che va ad aggiungere un altro tassello alla tanto discussa questione, mai completamente sopita, sulla confusione e sovrapposizione dei due personaggi evangelici di San Giovanni Evangelista e Maria Maddalena, in opere pittoriche medioevali e rinascimentali. Tale questione, che conobbe un autentico boom mediatico dopo la pubblicazione del famoso romanzo di Dan Brown ‘Il codice da Vinci’, sembrò persuadere in una delle sue ultime esternazioni perfino il premio Nobel Dario Fo (1926 – 2016).
L’oggetto di indagine di Stiriti è una scena della Crocifissione dipinta su uno dei nicchioni laterali del Battistero di Parma, attribuita al ‘Maestro di Ada Negri’, un pittore lombardo del XIV secolo.

Battistero-di-Parma

Antonio Stiriti, dopo una disamina sulle rappresentazioni di San Giovanni Evangelista e della Maddalena nelle scene pittoriche della Crocifissione, dalle origini alla Controriforma, analizza alcuni particolari cromatici e stilistici delle figure evangeliche dell’affresco, individuando alcune anomalie che potrebbero suggerire una manipolazione dei personaggi originali, al fine di nascondere alcuni particolare scomodi relativi alla Maddalena e San Giovanni Evangelista.
Vengono anche descritti dei particolari che consentirebbero di attribuire l’identità di San Giacomo il Giusto, presunto fratello di Gesù, a un altro personaggio della scena.
“Senza avere la presunzione di esprimere un giudizio definitivo sulle interpretazioni gnostiche del ruolo della Maddalena”, Stiriti giunge alla conclusione che “certe maestranze artistiche medioevali erano quantomeno a conoscenza dei contenuti della ‘Leggenda Aurea‘ di Iacopo di Varazze (1260-1298), arcivescovo di Genova, opera letteraria che descrisse l’arrivo della Maddalena in Provenza” e che costituisce un riferimento indispensabile per interpretare la simbologia e l’iconografia delle opere pittoriche di contenuto religioso nei secoli successivi alla sua divulgazione.
Fonte: Gazzetta del Sud
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