Krishna Biswas: il suo Radha tra meditazione …

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Krishna Biswas: il suo Radha tra meditazione e spiritualità

Nei momenti di riflessione e spiritualità, il musicista italo-indiano Krishna Biswas ha concepito intense composizioni per sola chitarra acustica, dando vita al suo terzo album dal titolo “Radha”. Il disco, pubblicato da Radici Music Records di Aldo Coppola Neri, disponibile su tutte le piattaforme digitali e in distribuzione fisica in formato CD e 33 giri, racchiude 14 brani inediti e una rivisitazione di Helsinki, tratto dal disco Sfacelo Azzurro . Krishna Biswas trae ispirazione dall’idea dell’amore puro trascendentale, dell’unione spirituale tra la Dea Radha e il Dio Krishna, l’unione tra l’anima individuale e l’anima suprema. Nella tradizione visnuita, un ramo dell’induismo, Radha viene paragonata alla luce del sole, mentre Krishna al sole. Nel disco Radha i brani sono uniti dal concetto dell’accettazione della propria parte femminile della personalità, quella accogliente e pacifica. Krishna Biswas alterna a brani intimi e contemplativi altri dinamici intrisi di virtuosismo. “Radha”, registrato presso lo studio del Maestro Ganesh Del Vescovo, è il risultato di ricerca e sperimentazione musicale. L’opera di copertina è firmata dall’artista toscano Frenopersciacalli. La tecnica usata da Biswas prevede diteggiature e accordature non convenzionali, e i brani risentono delle contaminazioni del Jazz moderno e le ritmiche irregolari attingono al rock progressivo degli anni ’70.

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Novembre, il brano di apertura, è un pezzo jazz dal tempo lento e linea melodica composta con la tecnica del chord melody. Ungart è un brano dinamico che si alterna tra momenti di tensione e altri di distensione. Foresta invita alla meditazione e all’incontro con la natura. Radura, lento e melodioso, è un inno alla contemplazione della natura, per cercare un equilibrio con essa. Ottobre così come il brano Novembre, ricorda il mese in cui è stato composto e invita al silenzio e al raccoglimento. Baliset eseguito con la tecnica del tapping, si ispira ad uno strumento presente nel libro Dune di Frank Herbert. Padre è un richiamo melodico all’eredità emotiva dei genitori. Madre malinconico nella melodia rispetto a Padre
intende trasmettere la forza vulnerabile e fertile della femminilità. Inverno dall’atmosfera tesa e sofferta è caratterizzato da pause ripetitive che creano un incalzante groove. Dicembre, il cui titolo ricorda il mese in cui è stato composto, è contraddistinto da un magnetico groove e da sonorità tipiche dell’alternative rock e del folk. Kevo composto con la tecnica del chord melody partorito in un momento contemplativo, trasmette un messaggio di fragilità e caducità. Nepal con la sua vivacità e ritmo evocano il pensiero di terre lontane. Ch’i’fossi, l’ultimo dei brani meditativi crea un atmosfera rilassante. Helsinki rivisitazione del brano presente nel disco “Sfacelo azzurro”, fa uso della tipica percussione del martellato con la mano sinistra. Maggese che conclude il disco è una composizione totalmente improvvisata, si sviluppa tra momenti di quiete ed altri vivaci, richiamando una terra coltivata a maggese.
Radha, per il chitarrista e compositore Biswas rappresenta un traguardo fondamentale nel suo percorso musicale, cominciato quando viene attratto dalla musica all’età di 5 anni, con lo studio del pianoforte sotto la guida del M° Gabriella Barsotti, del Conservatorio L. Cherubini di Firenze. A 7 anni si avvicina alla chitarra classica grazie ad un amico di famiglia, il chitarrista compositore M° Ganesh Del Vescovo. A 15 anni Krishna passa alla chitarra elettrica, conseguito il diploma al Liceo classico Michelangelo a Firenze si dedica alla ricerca e sviluppo di un suo stile, suonando con vari gruppi musicali rock e jazz. Prima di Radha, Biswas pubblica gli album Panir, Sfacelo Azzurro, Dell’amore meccanico, Disco nero e Resilienza.
By: Cristina Maresca
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