Gli affreschi serbi sono popolati da alieni ?

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Gli affreschi serbi sono popolati da alieni ?

La Vergine con le ali, San Cristoforo con la testa di cane, Gesù calvo, un oggetto volante non identificato sulla crocifissione nell’antico monastero serbo di Visoki Decani: alcune insolite particolarità dell’iconografia del passato non riescono a spiegarle ad oggi nemmeno gli esperti.
Uno dei più grandi misteri che gli amanti delle teorie del complotto adducono come prova inconfutabile dell’esistenza degli alieni è un affresco serbo sul quale si dibatte ormai da decenni.

L’affresco serbo sul quale si dibatte ormai da decenni

Nell’affresco, datato 1350, è raffigurato nel monastero di Visoki Decani (Kosovo) Gesù Cristo crocifisso, attorniato da persone e angeli. Agli angoli superiori della composizione sono disposti due strani oggetti all’interno dei quali si trovano figure umane. Mentre alcuni sostengono che siano navicelle spaziali con il loro equipaggio, gli esperti pensano che si tratti in realtà di personificazioni del sole e della luna.
Un’ulteriore sfumatura mistica è data dal fatto che le figure all’interno degli strani oggetti sono raffigurati in una maniera insolita per il periodo in cui è stato dipinto l’affresco.
A supporre per la prima volta la presenza di alieni nell’affresco in questione è stata la versione francese di Sputnik, rivista della diaspora russa in Francia, nel 1967.
Alieni o Sole e Luna?
Il curatore della Galleria di affreschi presso il Museo nazionale serbo Bojan Popovic ha spiegato a Sputnik che nella Crocifissione di Decani la grande festa, che svolge un ruolo chiave nel cristianesimo, è raffigurata con l’ausilio di una personificazione:
“La crocifissione è un tema che viene sollevato in qualsiasi chiesa cristiana, è l’immagine più importante della cristianità. In questo affresco il momento della morte di Cristo è raffigurato in maniera drammatica con mezzi simbolici. In quel momento, nonostante fosse mezzogiorno, sopraggiunse la notte: l’artista iconografo in tal modo voleva raffigurare al contempo il Sole e la Luna”.
L’esperto precisa che questo è stato realizzato tramite tecniche artistiche comuni ereditate dall’arte antica:
“Si tratta della personificazione delle stelle sotto forma di figure sedute. Si tratta del Sole e della Luna e non di astronauti o alieni”.
La Vergine alata
Nel monastero di Sukovo nei pressi della città serba di Pirot si trovano altri due affreschi con motivi insoliti la cui origine ad oggi non è ancora stata spiegata.
La raffigurazione della Vergine in questo monastero è unica considerato che le rigide norme dell’iconografia cristiana permettono di raffigurare con le ali solamente gli arcangeli e Giovanni Battista.
L’esperto del museo nazionale sostiene che il mistero di quest’affresco possa essere spiegato con particolarità artistiche piuttosto che con ragioni teologiche:
“Il monastero di Sukovo è un grande monastero con una tradizione culturale ricca e antica: qui si possono trovare motivi iconografici presenti solamente nell’arte sacra post-bizantina nonché la raffigurazione del Padre Nostro. In tale contesto la presenza di un’immagine come la Vergine alata appare più comprensibile”.
Cristoforo cinocefalo come rappresentante di una speciale tipologia di persone
Spiegando l’immagine di San Cristoforo che invece della testa umana ne ha una di cane, Popovic osserva che quest’immagine va interpretata non letteralmente, ma simbolicamente.

San Cristoforo che invece della testa umana ne ha una di cane

Sottolinea che, se si considerano le raffigurazioni dei santi nella Chiesa copta, è possibile notare che San Cristoforo non è il solo ad essere cinocefalo: vi sono anche altri santi presentati in maniera simile.
“Questo è legato ad antiche credenze diffuse tra gli europei almeno fino ai tempi dei viaggi di Marco Polo. Nei libri medievali è possibile trovare descrizioni di popoli i cui membri avevano solo un occhio (come i ciclopi) o che vivevano in tribù di persone acefale. Fra descrizioni simili troviamo anche quella di un popolo di cinocefali”, spiega l’esperto.
Popovic ricorda anche che nel periodo in cui è stato creato l’affresco l’attrazione per l’arte era maggiore di quella per i canoni teologici.
“Raffigurando San Cristoforo con una testa di cane, l’autore voleva comunicare al fruitore dell’opera che questo santo si rivolgeva a una particolare tipologia di persone”, aggiunge l’esperto.
Perché Gesù non ha i capelli
L’affresco della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, che raffigura un Gesù calvo, è secondo Popovic un ottimo esempio del modo in cui sia possibile fare clamore da cose che hanno una spiegazione razionale.

Gesù senza capelli

In quest’affresco il giovane Gesù è raffigurato praticamente senza capelli e con una fronte insolitamente alta.
“In molte altre opere dedicate alla nascita di Cristo, egli è raffigurato come un giovane o un bambino con una fronte molto alta e senza capelli per sottolineare che di fronte a noi non vi è una persona comune. Questo è un tratto caratteristico dell’iconografia simbolica”, conclude l’esperto.
di : Jelena Vucicevic
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