Possibile proteggere l’informazione nei computer …

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Possibile proteggere l’informazione nei computer quantistici

Rappresentazione grafica dell’esperimento che permette di immagazzinare in modo più sicuro le informazioni sui futuri computer quantistici

Per eliminare i disturbi, lo dimostra un esperimento italiano
Passo in avanti verso la possibilità di controllare e proteggere l’informazione nei futuri computer quantistici, che rispondono alle regole del mondo dell’infinitamente piccolo: la ricerca, condotta in gran parte in Italia e pubblicata sulla rivista Nature Materials, indica che, grazie a un nuovo fenomeno magneto-elettrico, diventa possibile controllare e far compiere operazioni logiche alle unità di informazione dei computer quantistici, chiamate qubit, senza che queste vengano alterate dal mondo macroscopico.
La ricerca, coordinata da Maria Fittipaldi e Roberta Sessoli, entrambe dell’Università di Firenze, è stata condotta da Alberto Cini e Andrea Caneschi, sempre dell’Università di Firenze, da Giuseppe Annino, dell’Istituto per i processi chimico fisici del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ipcf-Cnr) di Pisa, e da Alessandro Vindigni del Politecnico di Zurigo. I ricercatori sono riusciti a utilizzare come unità di informazione il movimento di rotazione (spin) degli elettroni.
“Per la sua natura intrinsecamente quantistica, lo spin, ovvero la proprietà delle particelle di orientarsi rispetto a campi magnetici, interagisce difficilmente con il mondo esterno: è sensibile ai campi magnetici e non a quelli elettrici, ma solo questi ultimi – ha detto Fittipaldi – possono essere facilmente confinati nello spazio, e quindi sono in grado di controllare un singolo spin”. Un risultato importante nel campo delle tecnologie per l’informazione quantistica, perché questo controllo è necessario per la realizzazione di porte logiche quantistiche.
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