Marte, oggetto spaziale non identificato …

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Marte, oggetto spaziale non identificato ha colpito il Polo Sud: immagine spettacolare

Un oggetto spaziale non ancora identificato ha colpito la calotta glaciale meridionale di Marte nell’estate del 2018. L’impatto, causato da un meteoroide, un asteroide o una cometa, ha lasciato una traccia simile a quella di un’esplosione, immortalata dalla potentissima fotocamera HiRISE equipaggiata sulla sonda MRO della NASA.

Tra luglio e settembre dello scorso anno il Polo Sud di Marte è stato centrato in pieno da un grosso oggetto spaziale, che ha lasciato un cratere di un chilometro di diametro e gli spettacolari segni dell’impatto sulla superficie. La fotografia che potete osservare in testa all’articolo è stata scattata dalla fotocamera HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment) equipaggiata a bordo della sonda della NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO).
Oggetto misterioso. Gli scienziati non hanno ancora identificato l’oggetto celeste responsabile del cratere; potrebbe trattarsi di un meteoroide, ovvero un frammento roccioso/metallico dalle dimensioni di un masso, oppure di un asteroide, decisamente più grande del primo. L’alternativa più suggestiva è quella della cometa, un oggetto relativamente piccolo, molto simile a un asteroide ma composto principalmente da ghiaccio.
Impatto spettacolare. L’impatto, come indicato, ha generato un cratere di circa un chilometro nella calotta glaciale del Polo Sud. Quando l’oggetto celeste ha colpito la superficie del Pianeta Rosso ha distrutto e sciolto il sottile strato di ghiaccio, penetrando nel terreno e sollevando la ‘sabbia’ scura che si trova più in profondità. La traccia dell’esplosione mostra chiaramente una tonalità più scura nei pressi dell’impatto – proprio legata al materiale sollevato – e una più chiara che si irradia per chilometri, disegnata dall’onda d’urto. Su Marte si stima ci siano oltre 43mila crateri da impatto con un diametro superiore ai 5 chilometri, mentre sulla Terra ne sono stati trovati solo 120. La ragione risiede nella tettonica a zolle del nostro pianeta, che modifica costantemente la superficie.
Missione MRO. La sonda Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) che ha fotografato il cratere è stata realizzata per scattare fotografie ad altissima risoluzione del Pianeta Rosso, necessarie non solo per “mappare” la superficie ma anche per trovare un potenziale luogo d’atterraggio per le future missioni umane. Il “merito” è dell’eccezionale fotocamera HiRISE, uno strumento pesante ben 65 chilogrammi e costato 40 milioni di dollari.

Di: Andrea Centini
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