Mi hanno intimato di non parlare dei miei …

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“Mi hanno intimato di non parlare dei miei avvistamenti di dischi volanti”

Emiliano Gaudiello, che da anni fotografa la presenza di Ufo nei nostri cieli, è stato minacciato affinchè non raccontasse le sue clamorose scoperte
Torniamo a scrivere di UFO avvistati nel nostro territorio. Stavolta lo facciamo intervistando un testimone che ritengo essere molto affidabile e credibile. Questo non vuole dire che quello che riporteremo sia da prendere come oro colato, ma che, in un mondo di ciarlatani mitomani, il ragazzo che ci ha raccontato le sue esperienze mi è sembrato in buona fede. Ma non è stata solo questa impressione che ci ha convinto che l’intervista andava fatta. Sono state soprattutto le foto che lui mi ha mostrato. Che non sono le solite foto di punti luminosi ripresi in lontananza, o dove l’UFO compare in primo piano, senza riferimenti che possano farti capire le dimensioni e la natura dell’oggetto fotografato. Stavolta Emiliano Gaudiello, così si chiama il ragazzo che ci ha contattato, mi ha mostrato delle foto che parlano da sole. Specialmente una, che riportiamo a corredo dell’articolo, mostra un oggetto volante, in un panorama riconoscibile e non contraffatto, dalle evidenti caratteristiche proprie di un UFO. Sono foto che lui ha scattato a Roma, anche se ha avuto diversi avvistamenti anche ad Aranova e a Castel di Guido. Da un mese è residente a Cerveteri, e quindi mi aspetto che, a breve, possa documentare anche degli avvistamenti nel nostro comprensorio. Questo perché Gaudiello di avvistamenti, negli ultimi 20 anni, ne ha fatti tantissimi, soprattutto utilizzando tecniche di monitoraggio fotografico e video. Ma vediamo cosa ha risposto il signor Emiliano alle nostre domande, ricordando che le foto che pubblichiamo non sono foto di repertorio, ma sono delle foto riprese da Gaudiello in questi anni. Tutte testimonianze di avvistamenti avvenuti a meno di 50 km da Cerveteri.
Signor Gaudiello, quando ha incominciato ad interessarsi di UFO?
“Io non mai avuto interesse per gli UFO fino all’età di 14 anni. Era il 1996. Se si ricorda, in quell’anno in molti vedevano degli UFO in cielo. Stavo vedendo un film in TV. Alle 21.15 circa di sera mi affaccio alla finestra, e vedo una luce fissa grande gialla in lontananza. Mi colpì perché oltre ad essere molto grande, era anche molto accesa.”
Dove abitava?
“Io abitavo a Roma nord, in zona Cassia – Trionfale. Inizialmente pensai che fosse un aereo. Però mano mano che veniva avanti, io riuscivo a vedere la sagoma, che non era quelle di un jet. Io vedevo, già da molto lontano, una cosa a forma di rombo, di quadrato. Ho avuto la certezza che si trattava di un UFO quando mi è passato sopra la testa: era immenso.”
Quanto era grande?
“Sarò stato lungo circa 400 metri, e volava a poche centinaia di metri sopra di me.”
Ma l’ha visto solo lei?
“Questo non lo so. La gente parla poco volentieri di queste cose. Per non passare da scema o da matta.”
Era solo a casa in quel momento?
“Si, ero solo a casa. Volevo andare a chiamare qualcuno, ma rimanevo bloccato lì davanti la finestra. Volevo andare, ma non riuscivo a fare un passo. Io volevo, ma i muscoli non rispondevano. E quindi sono rimasto lì fermo, a fissarlo dall’inizio alla fine, fino a quando non è passato tutto.”
Fino a quel momento aveva qualche passione per gli UFO?
“No. Io ero sicuramente il più scettico di questo mondo. Per me esisteva solo quello che riuscivo a vedere. Ma da lì è nata la mia ricerca di prove dell’esistenza di altre forme di vita nell’Universo.”
Si metta nei miei panni. Lei ha visto un oggetto volante di 400 metri. Come è possibile che non sia stato visto da altre persone e dagli strumenti? Nessun vicino, nessun passante…
“Sono d’accordo con lei. Ma non so darle una spiegazione. Sicuramente, anche se gli strumenti lo avessero intercettato, nessuna autorità avrebbe detto che su Roma aveva volato un oggetto lungo 400 metri. Se lo immagina il panico?”
Quanti UFO ha avvistato da quel giorno?
“Da quel giorno, ad occhio nudo, che come può immaginare è molto difficile, ne ho visti ben quattro.”
Non sono pochi. Sempre di quelle dimensioni?
“No. Molto più piccoli. Tipo sonde. Li ho osservati di sera, ma sempre con una luce sufficiente per capire che si trattava di un oggetto. Questo a distanza di due o tre mesi uno dall’altro. Poi più nulla.”
Come lo spiega?
“Non lo so. A quell’età uno pensa ad altro. Ad uscire con gli amici, le ragazze, le discoteche, il calcio”.
E quando ha ricominciato ad osservarli di nuovo?
“Dai 24 anni circa. Quando ho rimesso un po’ la testa a posto. Quando sono diventato un po’ più maturo, adulto e serio. Poi è subentrata la passione per le foto, e ho preso in mano la mia prima reflex. Da allora, ho avuto avvistamenti a raffica. “
Da allora, quanti UFO ha visto e fotografato?
“Almeno 20. Poi molti altri non sicuri, che però non considero.”
Sono molti. Possibile che lei non ne abbia mai fatto almeno un avvistamento insieme a qualcun altro? Questo renderebbe più credibili le sue testimonianze, no?
“Ho avuto due avvistamenti che possono essere testimoniati anche da altre persone. Un UFO l’ho fatto vedere anche a mia madre. Una notte di diversi anni fa, era l’una e mezza di notte, mi affaccio alla finestra per fumare e vedo tre sfere color ambra. Schizzavano nel cielo, ad altissima velocità: a destra, a sinistra, con manovre assurde. Allora sveglio mia madre e gli dico “guarda mà che ci sono tre UFO in cielo”. Lei mi rispose che non era possibile. Ma poi li ha visti… e ha detto: ma allora esistono veramente. Adesso ti credo”.
Quindi adesso tua madre adesso ti crede, perché ha partecipato ad un avvistamento. Mi parlava di due testimoni…
“Ne ho visto uno anche insieme alla mia ragazza. Premetto che lei non ne aveva mai visti prima. Era con me, e ne abbiamo visto scendere uno nei pressi dell’Aranova, vicino a quella struttura sferica del sistema di avvicinamento all’aeroporto di Fiumicino. Erano le 21:30 circa. Non era grandissimo, ma di dimensioni medie. Andava giù nel bosco fitto. La mia ragazza è una persona veramente scettica. Ma si è dovuta ricredere. E’ stato il suo primo ed unico avvistamento di UFO.”
Considerando il grande numero di avvistamenti documentati che lei può testimoniare, immagino che sia stato contattato da molte persone, per approfondire quello che può raccontare.
“Non ancora, perché tendo a non espormi troppo. Inoltre, quando mi sono esposto un po’ di più, ho ricevuto delle minacce. Mi hanno detto che queste cose non dovevo raccontarle, perché andavano contro i miei interessi. Non so chi siano stati. Mi hanno contattato via email, e mi hanno detto di non raccontare più queste cose.”
Di: Giovanni Zucconi
Fonte:
Emiliano Gaudiello, By C.I.R. Centro Italiano Ricerche

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